Il Felettino è un’opera molto attesa da tutta la comunità spezzina e sono perfettamente consapevole della sua importanza. Da mesi, oramai, sostengo che l’operazione messa in campo da Regione Liguria sia quantomeno rischiosa per le casse pubbliche e sicuramente dannosa per la sua ricaduta, in termini di servizi, sui cittadini. Prima della fine dell’anno 2021 il Ciga, nel dare il via libera a questo genere di intervento, ha formulato alcune raccomandazioni sui conti, che sono perfettamente in linea con le preoccupazioni da me espresse già più di una volta. Una in particolare credo sia meritevole di grande attenzione: il Ciga ha chiesto a Regione Liguria di tenere conto del computo del 49% come limite della contribuzione pubblica nella realizzazione dell’intervento. Questo mi fa riflettere e ne chiederò sicuramente conto alla Giunta Regionale ed al Presidente Toti: quali ricadute avrà questa raccomandazione sul progetto e sul quadro finanziario dell’opera? Visto che il nuovo Ospedale dovrebbe costare circa 264 milioni di euro, quale sarà il limite del finanziamento pubblico? I conti non tornano. Il privato avrebbe dovuto metterci 86 milioni di euro ma ora si dice che la sua quota dovrà coprire il 51% dell’investimento! Ancora di più mi interessa capire: quale prezzo dovremo pagare, noi tutti cittadini, quando mancheranno le risorse anche per i più elementari servizi sanitari? La sanità pubblica non è fatta soltanto di strutture ospedaliere, certamente importanti e doverosamente di qualità, ma è fatta anche di presidi territoriali! E’ fatta di attività di prevenzione e di diagnostica, di informazione e di attività extra- ospedaliere. Se Asl 5 dovrà coprire il maxi- canone annuale da 14,8 milioni di euro con proprie risorse di bilancio, e questo lo ha dichiarato più volte il Presidente Toti, a cosa dovremo rinunciare noi cittadini? Non comprendo per quale motivo non si scelga di impiegare le risorse statali dell’edilizia sanitaria attribuite dalla finanziaria 2021. Basta, bisogna fare chiarezza una volta per tutte.