In piena campagna elettorale il Presidente Toti, Assessore alla Sanità, è venuto alla Spezia per parlarci delle eccellenze della Sanità col il suo “Tour Sanità 2022”. Peccato che il suo racconto favoloso strida con la realtà della Asl5. Nelle ultime settimane l’elenco delle criticità ha assunto dimensioni che hanno dell’incredibile: è crollato il soffitto negli spogliatoi degli infermieri e solo per miracolo nessuno si è fatto male; interi reparti, con un caldo record, sono ancora senza condizionamento; alcuni macchinari, come la Tac della shock room, si sono guastati; gli spogliatoi del personale delle pulizie, che si sono rivolti ai sindacati, versano in condizioni animalesche. Infine, ci sarebbero i cittadini che attendono di prenotare visite oculistiche, pneumologiche, urologiche, esami diagnostici come Tac e risonanza magnetica, ma non hanno riscontri. Mi sono chiesto, e ho chiesto alla Giunta Regionale, che fine abbiano fatto e come siano state impiegate le risorse stanziate dal Governo per abbattere le liste d’attesa. 11 milioni. Il Presidente Toti ha rifiutato di rispondermi, facendo slittare di 20 giorni la mia interrogazione. Quello che mi lascia veramente più esterrefatto è che pare di capire, dalle parole di Toti, che alcune patologie siano più importanti di altre perchè “hanno mercato”. Per queste pare che la riduzione dei tempi di attesa ci sia stata mentre per le altre, che sono quelle più diffuse e che necessitano di prevenzione e cure di importanza strategica, nulla è cambiato. Per non parlare della carenza di personale e dell’annosa questione degli OSS che mancano, o degli infermieri che devono sostenere i turni durante il periodo delle ferie. O delle strutture fatiscenti che non consentono di lavorare serenamente e degnamente. E sullo sfondo la grande incognita della realizzazione del nuovo Ospedale del Felettino che porterà lacrime e sangue per gli spezzini. Ho pronta una nuova interrogazione su questi temi: credo che gli spezzini abbiano diritto di sapere come stanno le cose.