Sul nuovo Ospedale del Felettino la Corte dei Conti ha i nostri stessi dubbi

IMG_5694

24 agosto 2022-

Torno sulla vicenda del Nuovo Ospedale del Felettino perchè ritengo che la posta in gioco sia troppo importante per gli spezzini, che rischiano di trovarsi sul groppone un debito di 17 milioni di euro o, forse ancora peggio, di non vedere mai compiuta la struttura sanitaria così importante per il nostro territorio. Infatti anche la Corte dei Conti ha chiesto una gestione delle risorse “attenta e ponderata”. Anche se per il cittadino comune questo può sembrare un argomento troppo tecnico, è importante che si sappia che la riduzione del fondo rischi di un terzo, passato cioè da 15 milioni di euro a soli 5 milioni, è una manovra estremamente azzardata ed illogica, legata all’idea di mantenere l’investimento da realizzare nel limite delle risorse disponibili senza preoccuparsi se queste siano effettivamente sufficienti. Alla luce di quanto succede, in realtà, quel fondo andrebbe piuttosto incrementato! Senza considerare, poi, che lo stesso Procuratore della Corte dei Conti ritiene “una possibile compromissione” dell’intervento il fatto che Asl 5 potrebbe soccombere nel giudizio con la vincitrice della precedente gara: questo risultato potrebbe seriamente pregiudicare la tenuta dei bilanci della stessa Asl5 e, ovviamente, anche la realizzazione dell’opera. Non trovo poi così strano che, come rileva la stessa Corte dei Conti, manchi nella documentazione un importantissima relazione che si chiama “matrice dei rischi”: quel report che analizza i rischi connessi al progetto da realizzare e che deve necessariamente essere messo a disposizione della stazione appaltante per consentire di elaborare un documento di fattibilità economico e finanziaria utile a verificare l’effettiva convenienza di ricorrere ad un partenariato pubblico-privato. A fronte di queste ed altre lacune, abbiamo presentato un documento alla Giunta Regionale per chiedere, così come ha fatto anche la Corte dei Conti, di valutare ancora e molto attentamente in che modo gestire le risorse dedicate al nuovo Felettino e di pensare, soprattutto, ad impiegare le risorse che il Governo ha messo a disposizione dell’edilizia sanitaria in maniera da evitare l’intervento dei privati, che pare sempre più rischioso. Ancora una volta la nostra proposta è stata bocciata, ma noi non demorderemo.

Condividi l'articolo: