L’agricoltura non è economia di serie B, ma attività imprenditoriale d’eccellenza. E’ questo il pensiero che abbiamo condiviso con i tanti che ieri erano a Cà Lunae a Castelnuovo Magra, un’azienda che è appunto un esempio di eccellenza agroalimentare italiana, per l’intervento di Maurizio Martina, ministro dell’agricoltura. Lo ringrazio del sostegno e della stima che mi ha dimostrato.
“Fare politica vuol dire portare la propria comunità all’interno di un’istituzione facendo valere la forza delle proprie idee”. Prendo in prestito la frase del ministro per ribadire che credo fermamente che un pezzo dell’economia della Liguria e dell’Italia si possa ricostruire assecondando e favorendo quella tendenza al “ritorno alla terra” che tutti avvertiamo in questi anni anche in Val di Magra e Val di Vara. Un tema che si lega fortemente a quello dell’occupazione giovanile: sono gli under 40 a poter portare all’interno dell’attività agricola quelle innovazioni che sono la base per creare aziende floride in questo campo. Nel nostro territorio questo va oltretutto di pari passo con la conservazione del territorio e la salvaguardia dal dissesto idrogeologico.
In Liguria le proprietà sono molto frazionate e questo è in parte un limite. La legge sulla Banca regionale della Terra non ha dato i risultati sperati e andrà modificata per cucirla addosso al profilo di un territorio particolare come il nostro. Infine i boschi: siamo la regione più boscosa d’Italia e dobbiamo valorizzare questa caratteristica, preservandola e rendendola fruibile anche a livello turistico.