15 febbraio 2023-
Il Governo è stato sordo alla modifica del decreto che ha costretto 87 minori sbarcati a Spezia a tornare indietro e subire altre 11 ore di viaggio per arrivare a Foggia: la maggioranza ha bocciato l’ordine del giorno alla Camera presentato dalla deputata ligure Valentina Ghio e ha sostenuto la sua linea ideologica contro i migranti, anche se si trattava di bambine e bambini. Sono completamente d’accordo con l’on. Ghio quando sostiene che il ‘Decreto naufragi’ oltre ad essere una misura incostituzionale, perché ostacola l’attività di soccorso in mare, è anche una misura disumana e inefficace. Il caso della Geo Barents costretta a percorrere 1200 chilometri in più per raggiungere il Porto di Spezia, infliggendo a chi ha già rischiato di perdere la vita in mare e subito violenze inaudite 4 giorni di viaggio in più in condizioni di mare avverse, lo dimostra. Su quella nave c’erano anche 87 minori che dopo aver vissuto questo calvario, fiaccati da un viaggio estenuante, sono stati costretti ad altre 11 ore di viaggio in pullman per tornare indietro di 700 chilometri e raggiungere Foggia. Se per questo Governo la scelta del Porto della Spezia è replicabile, allora ritengo che sia necessario porre le condizioni affinchè tutta la macchina dell’emergenza possa lavorare al meglio. A nome del Gruppo consiliare regionale ho chiesto il potenziamento degli uffici USMAF (Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera) perché le scelte sbagliate non possono ricadere sugli operatori del soccorso e sul personale addetto alla cura delle persone oltre, ovviamente, su chi è in cerca di un futuro migliore. Auspico che la prossima volta, prima di individuare un porto di attracco, le Autorità competenti valutino meglio la destinazione finale dei migranti e si assicurino che persistano le migliori condizioni per l’accoglienza e anche per affrontare l’emergenza. Quanto accaduto con la Geo Barents, con bambine e bambini costretti a tornare indietro, a Foggia, non si deve ripetere più.