10 aprile 2023-
Per Pasquetta decine e decine di turisti bloccati davanti ai nastri bianco rossi con cui il Comune ha chiuso il sentiero per Monesteroli. Una famiglia di storici proprietari che sono stati costretti a tornare a casa. Un tam-tam che si propaga sui social da ogni parte del mondo che rilancia la notizia della “ferita”, l’ennesima, inferta al borgo. Sì l’ennesima perché in questi ultimi anni Monesteroli ha subito molti colpi. Alcuni parati altri no. Se penso a quando l’amministrazione comunale spezzina voleva passare alla storia per il ripristino della galleria Buggi-Monesteroli, e per questo aveva finanziato uno studio di fattibilità che è costato decine di migliaia di euro, per portare i turisti a fare il bagno nelle acque cristalline del Montonao, come se fosse possibile scaricare decine di bagnanti in un angolo incontaminato e per di più con sopra un fronte franoso, mi arrabbio ancora adesso. Bastava interpellare qualche esperto del luogo e destinare quelle risorse a qualche manutenzione. Soldi buttati via. Nei mesi successivi è balenata l’idea di utilizzare la galleria di Monesteroli per collegare il sistema fognario delle Cinque Terre con il depuratore spezzino. Una vera e propria “genialata”. Per risolvere un problema vero se ne creava un altro. Per fortuna quell’idea è stata abbandonata e purtroppo della realizzazione della rete fognaria delle Cinque Terre non se ne parla più e il problema rimane lì. Per una frana è stata chiuso l’accesso al mare. Oramai sono due stagioni che è impossibile, per chiunque, recarsi al mare. Moltissimi turisti, dopo aver fatto la foto diventata un must della scalinata, si recavano a fare il bagno e i proprietari, che nel frattempo avevano pensato alla realizzazione di un progetto di recupero del borgo attraverso una fondazione, univano l’utile al dilettevole una volta recatisi presso i loro rustici per i piccoli lavori di manutenzione non sono più potuti scendere al mare. Ma dalle Istituzioni nessun cenno di interessamento. Nessun progetto realizzato e, ovviamente, nemmeno lavori. Ad una mia interrogazione in consiglio regionale è stato risposto che il Comune stava predisponendo la progettazione. Le bugie hanno le gambe corte: nel Piano delle Opere del bilancio comunale della Spezia nemmeno un euro alla voce Monesteroli. In consiglio regionale proposi di utilizzare i fondi messi a disposizione dal PNRR per combattere il dissesto idrogeologico di tutto il tratto di costa. Le risorse ci sono ma mancano i progetti. Ma le mie proposte caddero nel vuoto. Ora il disastro. Frana e chiusura del sentiero per l’abitato di Monesteroli. Se le Istituzioni non intervengono immediatamente la conseguenza è già scritta: l’abbandono del luogo e la conclusione di una storia fatta di fatica e sacrifici. Il passo da “luogo del cuore” a luogo dimenticato è breve. Non possiamo permetterlo. Da tutto il mondo scrivono e si rammaricano della chiusura del sentiero. Dispiaciuti chi l’ha potuto percorrere e ne conservano un ricordo indimenticabile rammaricati chi coltiva il sogno di potervi andare. Arrabbiati chi è stato abituato a riconoscere nelle firme scalpellinate sui gradini le iniziali dei nomi dei propri avi. Chi amministra, chi governa e chi tutela il nostro territorio ha una grande responsabilità a cui non può sottrarsi.