In Asl5 anche i lavoratori con contratto flessibile, che hanno operato durante la pandemia, potranno accedere alla stabilizzazione.

z3ye0uzm

23 maggio 203-

E’ una notizia di grande importanza per tutto il sistema sanitario pubblico quello che anche i lavoratori interinali, che abbiano operato durante la pandemia, potranno accedere alle procedure per la stabilizzazione in Liguria. Questa notizia, auspico, possa spingere anche le altre regioni italiane a muoversi in questa direzione. Si conferma la correttezza dell’intuizione che avevamo espresso in aula lo scorso marzo. E ora lo scenario ligure può diventare nazionale: l’assunzione a tempo indeterminato di personale sanitario sanitario e sociosanitario anche con contratti di lavoro flessibile, anche qualora non più in servizio, purché impiegati per almeno sei mesi durante la pandemia Covid e con alle spalle almeno diciotto mesi di lavoro presso un ente del servizio sanitario nazionale. Nei contratti flessibili rientrano anche quelli di “somministrazione di manodopera” che sono stati usati ampiamente dalle Asl liguri durante la pandemia. Ovviamente la normativa non riguarda esclusivamente gli infermieri. La delibera dirigenziale che cambia lo scenario è del 17 maggio scorso. In un precedente avviso, Asl5 aveva inizialmente escluso i lavoratori con rapporti di lavoro da contratti a somministrazione di lavoro dando l’idea che la Pubblica Amministrazione favorisce la precarietà e non la stabilizzazione del lavoro, come avevo fatto notare con un’interrogazione in consiglio regionale lo scorso 13 marzo. Era il periodo subito seguente l’approvazione del Milleproroghe e avevamo colto una risposta positiva da parte dell’assessore competente in merito alla nostra proposta. Si apre una possibilità importante per i lavoratori che hanno operato durante il periodo più difficile della pandemia di essere valorizzati nella sanità pubblica, a cui viene così assicurato personale già formato sul campo in un quadro di cronica scarsità. La stabilizzazione, lo ricordo, può riguardare chi ha già concluso il proprio contratto a tempo determinato e gli interinali non più chiamati. Tutti i prossimi avvisi per la stabilizzazione del personale dovranno dunque tenere conto di questa fattispecie. Credo che in questo modo sia stata fatta un’operazione di giustizia sociale che permetterà a migliaia di persone in tutta Italia di vedere finalmente aperta una strada fuori dalla precarietà. Sono certo che questa collaborazione, nata in consiglio regionale, porterà ottimi risultati nell’ interesse della nostra comunità.

Condividi l'articolo: