In Liguria 400 giorni di attesa per una colonscooia da svolgere “entro i due mesi”

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10 ottobre 2023-

In Liguria le liste d’attesa sanitarie sono diventate insostenibili. Ricevo ogni giorno messaggi sconfortati e preoccupati di concittadini che aspettano di fare esami clinici che non vengono fissati in tempi congrui. Prendiamo un caso semplice: una residente sotto la Asl5 che a settembre scorso si è rotta un polso ed ha avuto una prescrizione, dopo il gesso, di 30 giorni di riabilitazione, ha avuto la prima visita per gennaio 2024. Se iniziasse nel privato potrebbe andare subito, spendendo però 700 euro. Il marito mi ha scritto che non avrebbe mai pensato, all’età di 58 anni, di avere la preoccupazione di non poter garantire cure adeguate a se stesso o ai suoi cari. L’amministrazione Toti non sta facendo nulla per risolvere l’emergenza della sanità. Se diventa problematica la riabilitazione di un polso figuriamoci per tutto il resto! Il risultato di questa disastrosa situazione è ancor più disastroso: 90.000 sono i liguri che rinunciano a cursrsi e il 10% della popolazione regionale spende oltre 1.000 euro di propria tasca per farlo. Questo è il risultato della mancanza di investimenti concreti che questa Giunta sta portando avanti, perché tutta intenta a fare solo accordi commerciali in sanità: con il privato convenzionato e con le altre Regioni. Se guardiamo alla convezione fatta con l’Emilia Romagna è chiaro che non si tratta di abbattere veramente le liste d’attesa in maniera strutturale ma di una mera operazione di risparmio. In questo modo non si riesce davvero a garantire il diritto alla sanità pubblica a tutti! Mancano investimenti e programmi di ampio respiro sui macchinari, sulle ore di utilizzo del personale, medico e non, sulle strutture. Sarà un autunno caldo, organizzeremo svariate iniziative sul territorio per opporci a questo sistema.

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