Sul rigassificatore c’è un cortocircuito tra la Lega nazionale e regionale: la prima dice di volere il dialogo e la tutela del territorio; la seconda è asservita a Toti e progetta già l’arrivo di Golar Tundra a Savona-Vado

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26 ottobre 2023-

Si è creato un cortocircuito tra la Lega nazionale e quella locale sul trasferimento del rigassificatore: la prima dice di volere il dialogo e la tutela del territorio; la seconda è asservita a Toti e progetta già l’arrivo della Golar Tundra a Savona. Le dichiarazioni di Centinaio, vicepresidente del Senato in quota Lega, sono sorprendenti rispetto a quelle ascoltate fino a oggi dagli esponenti del suo partito in Liguria. Centinaio parla di un interesse del Paese che non può prevalere su quello locale, le cui peculiarità turistiche e ambientali vanno tutelate, e indica il ‘dialogo con gli enti locali, senza dubbio la strada migliore’, per portare nuove opere sul territorio. Tutto l’opposto di quanto in questi mesi la Lega ligure – che si professa a parole il partito del territorio, ma che nei fatti non lo è – predica. Impegnata com’è ad assecondare le richieste del presidente Toti. È chiarificatrice l’affermazione del Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin che parla sì, di una Valutazione di impatto ambientale che deve arrivare, ma che spiega anche che l’ultima parola sul trasferire o meno il rigassificatore in Liguria è una scelta politica che spetta a Toti in quanto commissario dell’opera. Il Toti commissario impone a Toti presidente il rigassificatore e a pagarne le conseguenze di questo balletto sono i liguri. Confermando quello che da tempo diciamo e che invece viene negato dal centrodestra regionale. Alla fine speriamo prevalga il buon senso e le sollecitazioni esterne, comprese le nostre, che chiedono che il rigassificatore non venga collocato a Vado/Savona, e che il territorio e la sua ritrovata vocazione turistica venga preservata.

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