Il Ministero dell’Università riduce di 6.000 unità i posti disponibili per i corsi di Laurea in Scienze Infermieristiche. La Regione Liguria si faccia sentire col Governo

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Un’estate travagliata, l’ennesima, per la nostra sanità. La cronica carenza di personale infermieristico, ma non solo, sta mettendo in grave difficoltà l’utenza e la gestione complessiva dei servizi ospedalieri. La recente decisione dell’Università di tagliare circa 6.000 posti, a livello nazionale, per la formazione dei nuovi assunti avrà ovvie ricadute anche sulla nostra realtà contribuendo ad appesantire ulteriormente una situazione già molto difficile. Credo che l’ Assemblea Regionale debba far sentire la sua voce al Governo in forza di reali necessità del nostro sistema sanitario, e chiederò alla prima seduta utile di esprimersi chiaramente in tal senso. La nostra è l’unica Regione che continua a prevedere, in campo sanitario, assunzioni a tempo determinato e puntualmente non riesce a coprire neppure i posti messi a bando. Altre regioni, come il Piemonte e la Lombardia non hanno questo problema perché offrono contratti a tempo indeterminato. Nel quadro preoccupante ligure si inserisce la realtà spezzina, in equilibrio precario esclusivamente grazie all’impegno profuso dal personale. Ma fino a quando potrà reggere questa situazione?

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