Dati age.na.s su fughe sanitarie pugno a Liguria

‘La peggiore del Centro-Nord, battuta solo da quattro regioni’

l report Agenas sulle fughe sanitarie è per la Liguria un pugno nello stomaco, con la nostra regione la peggiore del Centro-Nord, battuta solo da Puglia, Sicilia, Calabria e Campania. Con un saldo passivo di oltre 73 milioni di euro nel 2023 . Un dato che nelle previsioni, purtroppo, rimarrà tale anche nel 2024″.
“Due dati sono particolarmente preoccupanti vista la dimensione del fenomeno di cui parliamo: il 60 per cento delle fughe determinate da prestazioni di bassa e media complessità e il 22 per cento per l’alta complessità. Questo vuol dire che la nostra regione non riesce ad assicurare ai cittadini liguri né le prestazioni di base né quelle che richiedono un’elevata specializzazione. In particolare per ciò che riguarda queste ultime prestazioni il dato è preoccupante perché in tutti questi anni il centrodestra ha deciso di accentrare le specializzazioni in pochi centri con la promessa di aumentare la possibilità di dare risposte ai pazienti. Alla prova dei fatti tutto ciò è stato bocciato”.
“Anche la giustificazione usata in questi anni dalla Giunta di centrodestra che accusava la configurazione geomorfologica della regione tra le cause che favoriscono le fughe in regioni vicine, è una grande falsità, perché solo il 14 per cento delle fughe sono presso strutture che si trovano tra i 30 minuti e i 60 minuti dai confini regionali. Mentre il 43 per cento è a 120 minuti, con punte del 28 per cento oltre i 180 minuti di distanza dal confine. Questo vuol dire che c’è una scelta deliberata di andare verso le altre regioni perché le strutture ospedaliera liguri non sono in grado di dare risposte ai cittadini. Quindi, basta chiacchiere servono investimenti, serve un piano straordinario di assunzioni, serve il rafforzamento della sanità territoriale, serve ripensare l’organizzazione della rete ospedaliera che non preveda accentramenti, ma spinga verso la specializzazione anche degli altri ospedali presenti nelle province. Serve cambiare radicalmente passo. Lo dicono tutti gli studi indipendenti che hanno il focus sul sistema sanitario. Se il sistema riesce ancora a dare un servizio è solo merito dei professionisti che con abnegazione prestano la loro attività. Questa giunta non può continuare ad approfittarsene”.

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