“Taranto ragiona sulle aree dimesse dalla Marina, la Spezia ferma da anni”


‘Quello che non serve più alla Marina e alla Difesa deve essere restituito alla città e trasformato in volano di crescita, non abbandonato al degrado’. Lo ha detto a Taranto il ministro della Difesa Crosetto. Se non è stata solo una sparata da campagna elettorale visto che a Taranto si vota, lo stesso criterio e la stessa proposta deve valere anche per la Spezia. E’ il momento che anche in Liguria ci si faccia avanti per organizzare un tavolo istituzionale con Comune, Regione e Ministero, per iniziare a discutere delle aree che non servono più alla Difesa e possono essere di nuovo utilizzate a favore della collettività”.E’ vero che la Marina ha dato molto alla città. Ma mentre dava, toglieva in fatto di aree sviluppabili. La razionalizzazione degli spazi destinati alle strutture della Marina Militare è un processo che si è fermato di colpo dopo che le amministrazioni di centrosinistra avevano ottenuto grandi passi avanti: l’apertura alla cittadinanza il campo sportivo Montagna e il trasferimento del polo universitario spezzino all’interno dell’ospedale Falcomatà. C’erano già le firme su un accordo preliminare con Difesa Servizi anche per gli ex magazzini Difo a Marola, lasciato poi decadere dall’amministrazione Peracchini. Il sindaco in compenso era in prima fila a tagliare i nastri al Montagna e al Falcomatà, per cercare di intestarsi il frutto del lavoro altrui. Lui e Bucci mettano la testa fuori dagli uffici, spengano i social network e tornino a riallacciare un dialogo con l’amministrazione militare nell’interesse dei cittadini e dell’imprenditoria”.

Condividi l'articolo: