Con un’interrogazione ho chiesto di conoscere i tempi di pubblicazione della procedura per permettere ai Comuni di presentare i propri progetti per la rigenerazione degli edifici di edilizia popolare. Il Fondo Complementare del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha destinato 2 miliardi di euro per la riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica: 35 milioni sono stati attribuiti alla nostra Regione in base alla popolazione, al numero di alloggi di edilizia residenziale pubblica presenti sul territorio e alla popolazione residente nelle zone sismiche 1 e 2. Una cifra considerevole. Il Ministero delle Infrastrutture ha pubblicato il DPCM 15 settembre 2021 che stabilisce gli indicatori di riparto delle risorse e le modalità ed i termini di ammissione al finanziamento degli interventi a valere su tali risorse nell’ambito del programma “Sicura, verde e sociale: riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica”, che ha l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica, la resilienza e la sicurezza sismica degli alloggi ERP. Le Regioni dovranno pubblicare entro il 18 dicembre le procedure per l’individuazione delle proposte presentate dai comuni, ai quali la normativa riconosce un lasso temporale di 30 giorni per elaborare il piano da presentare. Ad oggi la Regione Liguria, attraverso i propri uffici, ha inviato soltanto una lettera a tutti i Sindaci e non ha pubblicato la procedura come invece richiede la legge. Mi chiedo se veramente Toti e la sua Giunta vogliono essere al fianco di tutte le Amministrazioni. La legge riconosce ai Comuni almeno 30 giorni dalla pubblicazione per la redazione dei piani ma la Regione Liguria, senza aver mai proceduto a questa pubblicazione, ha mandato ai Sindaci una lettera il 4 novembre lasciando soltanto 16 giorni alle Amministrazioni per rispondere e organizzarsi. Un’occasione simile deve essere colta dai territori perchè non si ripeterà! Per questo ho proposto alla Regione di riaprire i termini fissando la scadenza per la presentazione dei progetti a metà dicembre. Sappiamo che molti Comuni hanno proposte da presentare ma non hanno potuto farlo per tempo. Se la Giunta non interviene, a pagarne le conseguenze saranno ancora una volta le Amministrazioni meno organizzate e aumenteranno le disuguaglianze tra i territori. Si verificherà, in altre parole, l’esatto contrario di ciò che la misura vuole che si realizzi. Vorremmo una Regione amica degli Enti Locali e non una Regione che crea problemi.