Nelle prossime ore il Gruppo Consiliare del PD presenterà una norma collegata alla Legge di Bilancio ispirata ad una legge già approvata in Regione Lazio che prevede il divieto ad autorizzare la costruzione e l’esercizio di impianti di energia elettrica alimentati a combustibili fossili. Sono il primo firmatario e ho pensato ovviamente in primis alla Centrale Enel di Vallegrande. Mi auguro che, oltre ai meri proclami, si vada al concreto della cosa e ci sia il più ampio schieramento di forze politiche in Consiglio a favore di questa iniziativa. Siamo arrivati al dunque: gli ordini del giorno e le dichiarazioni di intenti non bastano più, servono e urgentemente atti concreti. Credo sia necessario riflettere sul fatto che se il Ministero ha sancito lo stop al carbone dal prossimo 1 gennaio, senza che per i prossimi tre anni si possa attivare compiutamente un eventuale impianto a turbogas, l’apporto della Centrale Enel di Spezia alla produzione energetica del Paese non è decisivo. Quindi non c’è ragione di mantenere questa centrale sul nostro territorio. La nostra proposta di Legge mira, fra le altre cose, anche ad incentivare l’utilizzo delle ingenti risorse disponibili tramite il PNRR in materia di energie rinnovabili e di industria green. Nel frattempo ho chiesto pubblicamente che il Presidente Toti e il Sindaco Peracchini convochino al più presto i vertici di Enel per programmare la bonifica del sito e costruire un grande progetto di rilancio dell’area. Non c’è più tempo per i discorsi: governino il territorio con atti concreti, finalmente!