In Consiglio Regionale sono tornato sull’argomento “Felettino”, con un’ interrogazione sul finanziamento dell’opera. La Regione Liguria ha risolto il contratto con l’impresa Pessina ed ha perso ben 23 milioni e 750 mila euro di risorse statali previste dall’accordo di programma del 2017. Chi pagherà questi disastri è fin troppo facile da capire: il cittadino spezzino, che avrà una sanità ancora più impoverita dal maxi-canone annuale che Asl 5 dovrà pagare al privato che anticiperà le somme. Quei 23 milioni sono stati dirottati in altri interventi e vanno cercati nella riqualificazione del Santa Corona di Pietra Ligure, nella ristrutturazione dei Padiglioni storici del San Martino e nel nuovo Ospedale Galliera. Una vera batosta per il nostro territorio! Questa operazione scellerata ha cancellato le risorse pubbliche destinate al Felettino, sostituendole con risorse private che andranno restituite a prezzo estremamente oneroso. L’Assessore Scajola, nella sua risposta in aula, ha confermato quanto sosteniamo da tempo: l’investimento complessivo da piano finanziario aggiornato al febbraio di quest’anno ammonta a 264 milioni di euro, di cui 74 milioni a carico della Regione che potrà utilizzare eventualmente le risorse dedicate all’edilizia sanitaria assegnate dallo Stato. 23 milioni e 750 mila euro sono volati via. Persi irrimediabilmente. Sempre che la ditta Pessina non vinca la causa intentata alla Regione per la rescissione del contratto d’appalto: perchè, nello sventurato caso, allora i milioni buttati al vento diventerebbero 73 e 750 mila. Una follia. Nel frattempo, a oggi, suppongo anche a causa di questa pensata assurda della nostra Giunta Regionale, il parere del Comitato Istituzionale di Gestione e Attuazione dell’Accordo Stato- Regioni non è ancora arrivato. Con dilatazione dei tempi che vanno ovviamente a sommarsi a tutti gli altri problemi in campo. Un bel capolavoro, davvero! Certo, se la Giunta Comunale non si lamenta ed il Sindaco Peracchini finge che tutto proceda per il meglio, è chiaro che dalla Regione si sentano liberi di fare il bello e il cattivo tempo sulla Spezia. Quando dovranno tagliare ulteriormente i servizi sanitari, limitare le assunzioni già ridotte all’osso e non potranno più fare investimenti per le attrezzature di chi sarà il problema?