Oggi il Consiglio Regionale ha approvato all’unanimità il mio ordine del giorno teso a sostenere i disoccupati liguri che vogliono conseguire patenti superiori o patentini di qualifica. Sono veramente contento. È un buon risultato che ora deve diventare realtà, per cui chiederò che venga previsto uno stanziamento in bilancio già da quest’anno. La mia richiesta partiva dagli incontri avvenuti nei mesi scorsi con le Associazioni di categoria, Confartigianato Trasporto e Fita Cna, che hanno prospettato esigenze ben precise: rafforzare le politiche attive del lavoro e offrire una formazione dedicata per agevolare l’inserimento nella professione dei nuovi autisti, oggi a carico delle imprese, ma anche mettere a disposizione dei disoccupati alcuni contributi per abbattere i costi, parecchio elevati, delle patenti superiori e il CQC (Certificato di Qualificazione del Conducente) oltre al patentino ADR per le merci pericolose. Già nel Decreto Infrastrutture è inserita la previsione di un contributo per agevolare l’incremento di autisti, ma presenta parecchi limiti: l’età (la misura é dedicata solo agli under 35), l’entità del contributo (un massimo di 1000 euro per ogni richiedente), e il fatto che si deve percepire il reddito di cittadinanza. Per questo ho pensato di proporre alla Giunta Regionale un intervento a sostegno che fosse più ampio possibile, finanziando il 50% della spesa sostenuta per un massimo di 3000 euro, innalzando il limite di età a 55 anni eprevedendo solo lo stato di disoccupazione. Le regioni Lazio e Lombardia sono state le prime regioni che si sono attivate per mettere in campo iniziative per sostenere i loro cittadini per l’acquisizione delle patenti cosiddette superiori. In questi mesi si sono aggiunte la Valle d’Aosta e il Friuli Venezia Giulia che hanno intrapreso iniziative analoghe con misure simili in cui cambia l’entità del contributo ma rimanendo nel solco disegnato dalle prime esperienze. Quanto già prospettato da altre Regioni può rappresentare una base di partenza per costruire un progetto ligure che possa rappresentare un sostegno per le aziende di autotrasporto e per i disoccupati. Nella nostra Regione l’autotrasporto rappresenta un settore molto importante dell’economia, vista la forte sinergia con il porto commerciale e turistico, e potrebbe contribuire a dare risposte lavorative ai tanti giovani o a coloro che purtroppo devono reinventarsi una professionalità. Da tempo le Associazioni di categoria lamentano gravi carenze di personale e richiedono un intervento a sostegno dell’autotrasporto e segnalano, nello specifico, l’esperienza da cui prendere esempio per realizzare progetti dedicati. La carenza di autisti, di mezzi di trasporto merci e di mezzi pubblici, rischia di diventare una vera e propria emergenza nazionale, e quindi anche regionale, dai contorni difficilmente definibili. In base ai calcoli che hanno elaborato le associazioni mancheranno, nei prossimi anni, all’appello circa 17.000 autisti per il trasporto di merci a cui dovranno essere sommati quelli necessari alle società del trasporto pubblico locale. Un problema concreto per cui da oggi, con l’approvazione dell’ordine del giorno che ho presentato, si sono create le condizioni favorevoli per poter incidere in maniera significativa.