Il progetto del Felettino, così come proposto dalla Giunta Regionale, sancirà la fine della sanità pubblica nel nostro territorio. Ne sono fermamente convinto, e di più dopo aver analizzato ancora una volta le carte. Abbiamo ripetutamente avanzato la proposta di utilizzare le risorse della Finanziaria destinate all’edilizia sanitaria ligure per evitare il finanziamento dei privati ed anche che il bilancio della Regione Liguria venga gravato di 15 milioni annui di canone. Un’enormità! Un fardello che nessun politico assennato può pensare anche lontanamente di lasciare in eredità alle future generazioni. Nel bilancio pluriennale approvato lo scorso anno dalla Regione non c’è un euro destinato a coprire l’esborso di una simile somma. E’ chiaro che stanziare meno risorse nella sanità significa meno investimenti in attrezzature, in assunzioni, in formazione, in investimenti utili ai cittadini per curarsi. Invece la Giunta Toti vuole realizzare un nuovo Ospedale alla Spezia senza metterci neppure un euro! Una cosa pazzesca. Utilizzare risorse per uscire dal finanziamento dell’Ospedale mantenendo quelle del privato significa rubare il futuro a generazioni di spezzini che vedranno impiegare i soldi pubblici destinati alla sanità solo per onorare un contratto e non per assicurare le dovute cure ed assistenza al passo coi tempi. Sono rimasto perplesso dalla posizione che l’Onorevole Gagliardi di Cambiamo ha espresso sulla stampa in merito al Felettino, ed al progetto presentato. Infatti ha tranquillamente sorvolato sul vero tema e non ha detto perchè la Giunta Regionale non finanzia la costruzione con risorse pubbliche; non ha spiegato quale sarebbe l’impatto di questa scelta sulla sanità spezzina. Mi ha invece accusato di essere contro il progetto finanziario a prescindere. Nulla di più falso! La realizzazione di un nuovo Ospedale sul nostro territorio deve essere un obiettivo di tutta la comunità provinciale e sicuramente è il mio obiettivo. Ma non riesco a tacere di fronte a scelte che ritengo assolutamente sbagliate e controproducenti per tutti. Lo ribadisco: la decisione che si sta assumendo è profondamente sbagliata e continuerò ad impegnarmi finchè ci sarà un margine per modificarla. Non saranno certo le accuse infondate a farmi desistere!