Dalla Regione ancora nessuna delibera che regolamenti la definizione di vigneto storico ed eroico. Gli agricoltori non sanno darsi una spiegazione

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31 agosto 2022-

In questi giorni di vendemmia molte sono le occasioni di incontro e di confronto tra gli agricoltori e dalle loro discussioni, tra le altre, riecheggia una domanda a cui oramai non so più che rispondere: quando saranno riconosciuti come “eroici “ i vigneti delle Cinque Terre e delle zone limitrofe? Qualche giorno fa l’uva delle Cinque Terre veniva definita, proprio sulle pagine del vostro giornale, “uva resistente”. Resistente perché è riuscita a superare una grave siccità ma anche perché viene coltivata in situazioni veramente difficili.

Proprio per andare incontro a queste difficoltà l’Unione Europea e la legislazione nazionale prevede che ci sia una categoria specifica di vigneti che abbiano una particolare tutela. Infatti lo Stato, a norma dell’articolo 7 della Legge 238 del 2016 prevede che debbano essere promossi interventi di ripristino, recupero, manutenzione e salvaguardia dei vigneti delle aree soggette a rischio idrogeologico o aventi particolare pregio paesaggistico, storico e ambientale (i cosiddetti vigneti storici ed eroici).

L’urgenza della definizione di storici ed eroici dei vigneti della nostra regione nasce da due fatti secondo me ugualmente importanti.

Il primo riguarda il problema delle autorizzazioni a fini della produzione di vino DOC.  Sappiamo che l’Unione europea prevede la possibilità di incrementare le zone DOC dell’1% del territorio già iscritto all’albo. Questa norma nasce a difesa delle peculiarità dei nostri vini ma rappresenta un limite troppo restrittivo per quelle aree, come quella ligure, che negli anni passati hanno subito un abbandono notevole delle attività agricole. Proprio perché tra le attività derogate dalla normativa, in riferimento ai vigneti storici ed eroici, c’è quella del recupero dei terreni (comma 1 del decreto 30 giugno 2020 n. 6899) che deve essere effettuata con l’utilizzo di vigneti autoctoni tipicamente usati nella zona o autorizzati dagli specifici disciplinari di produzione dell’area in cui è ricompreso il vigneto, può aprire a rivendicazioni circa la possibilità di ampliare le autorizzazioni. Infatti se permetti il ripristino e lo devo fare con i vigneti previsti dal disciplinare posso, a mio modo di vedere, partire da questo punto per rivendicare un trattamento diversificato per quelle aree.

Il secondo aspetto riguarda il discorso dei finanziamenti. Al di là se i vigneti rientrano o meno nelle aree DOC, la Regione può stabilire delle priorità e assegnare maggiori punteggi per i progetti realizzati nelle aree definite eroiche o storiche presentati a finanziamento ma, cosa di non poco conto, il Ministero può prevedere la destinazione di specifiche risorse finanziarie per gli interventi effettuati a norma di legge nei vigneti storici ed eroici.

Quante occasioni si sono perse per gli agricoltori della nostra regione! Quanti finanziamenti ad hoc potevano essere ottenuti per implementare le coltivazioni e contribuire al mantenimento del paesaggio.

Dalla Liguria, nonostante un ordine del giorno del consiglio regionale e uguali richieste venute dai consigli comunali di Riomaggiore e Vernazza, nulla si muove e agli agricoltori che in questi giorni sono impegnati nelle loro attività non so cosa rispondere.

 

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