In questi giorni è emersa un’ipotesi progettuale per la realizzazione di un sistema di depurazione delle acque delle Cinque Terre, che prevedrebbe proprio a Monesteroli la creazione di una stazione di pompaggio che spinga i liquami provenienti da Riomaggiore, Vernazza, Corniglia e Manarola verso La Spezia. Lo trovo uno scempio per l’ecosistema di quel territorio, un’idea francamente assurda. Di questa vicenda ciò che mi ha colpito ancora di più è stato il silenzio del Presidente della Provincia Peracchini, anche Sindaco di Spezia. Lo ho trovato veramente del tutto inappropriato, soprattutto dal punto di vista istituzionale. Mi si è fatto presente che di questa (balzana, penso io) ipotesi si parlò a quell’incontro chiamato “Stati Generali sulle Cinque Terre” convocati del Parco e dalla Regione, che si svolse a Lerici: in quell’occasione pare si fosse illustrata l’idea, ma in quell’occasione i consiglieri regionali non furono invitati. Dunque non fu davvero possibile intervenire in alcun modo. Deve essere chiaro che sono il primo a sostenere che serva un progetto che risolva definitivamente il problema della depurazione delle acque delle Cinque Terre. Certamente, però, non un progetto che prevede di snaturare un ambiente unico al mondo come quello di Monesteroli! Ho suggerito alla Regione di lavorare più attentamente sui fondi del PNRR: lì sono previste ingenti risorse, fino a 600 milioni di euro, per interventi di questo tipo. I problemi possono risolversi senza crearne di nuovi.