I numeri delle assunzioni in Asl 5 di infermieri si fanno sempre più confusi. L’Assessore alla Sanità non pare aver ben chiara la situazione

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10 maggio 2023-

Accolgo con non poca perplessità la risposta dell’assessore Gratarola ai nostri rilievi sul saldo reale degli infermieri che saranno assunti presso l’Asl 5 nel prossimo futuro. La perplessità mi deve essere concessa. Innanzitutto perché i nuovi numeri dell’assessore sono diversi da quelli da lui stesso esposti per iscritto di fronte alla nostra interrogazione: un limpido caso di auto smentita. Secondariamente perché Gratarola cita un lasso di tempo diverso da quello oggetto delle nostre osservazioni. Concedendosi, per così dire, due mesi in più. Serve chiarezza sul numero delle stabilizzazioni, perché si citano 24 infermieri a tempo determinato, sui 36 attualmente in servizio, che hanno maturato i nuovi requisiti previsti dal decreto Milleproroghe. Tuttavia non si fa riferimento a tutti coloro i quali quei requisiti li hanno già raggiunti da tempo e che ora non sono più al lavoro ma possono essere stabilizzati. Inoltre non si parla degli interinali, che hanno anch’essi diritto alla stabilizzazione, sempre attenendosi alla risposta ottenuta dall’assessore in occasione di una mia interrogazione in consiglio. Registriamo l’ennesimo rinvio in merito alla mobilità tra Asl4 e Asl5, un’esigenza nata a causa di come è stato concepito il ‘concorsone’, in cui chi è arrivato primo in graduatoria non ha potuto scegliere l’azienda di destinazione e chi è arrivato 201esimo sì. La selezione è di febbraio, segue l’individuazione degli idonei; poi la richiesta di scorrere la graduatoria da parte di Asl4 arriva i primi di aprile. Ora servirebbero altri 2-3 mesi per perfezionare le operazioni? Sono ulteriori sacrifici per i pendolari della nostra sanità, che subiranno questa situazione fino ad estate inoltrata. Infine, per quanto riguarda la possibile internalizzazione di servizi oggi in gestione a cooperative esterne, spero che ciò non comporti il fatto di creare ulteriori disoccupati, come purtroppo è già accaduto. Anche in quei casi può essere usato il cosiddetto emendamento Rossomando, già in vigore.

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