Il NO al rigassificatore non è merce di scambio. Cittadini e sindaci non lo vogliono perché credono in un rilancio turistico e ambientale della propria economia. Toti spera invece di comprare il consenso del territorio con qualche compensaizone

rigassificatore
02 ottobre 2023-
Il Presidente della Liguria Giovanni Toti non ha veramente pudore e cerca di comprare il consenso di cittadini e amministratori promettendo compensi e agevolazioni in bolletta, sperando che questo faccia cambiare idea a sindaci e abitanti. Toti non sa però che le motivazioni che hanno spinto un intero territorio a dire NO al rigassificatore non sono pretestuose o immotivate, ma sono frutto della consapevolezza di trovarsi vicino a un’area marina protetta e dentro una ZSC – mai istituita formalmente (e indagheremo sul perché) ma così a tutti gli effetti – e perché si verrebbe a creare una situazione potenzialmente dannosa per la vocazione e l’economia di quel territorio (turistico-ambientale). Il Presidente Toti, durante il Festival delle Regioni a cui era presente anche il Presidente della Repubblica Mattarella, ha tirato fuori argomenti e richieste assolutamente fuori contesto e con una dose esagerata di presunzione. Parafrasando le sue affermazioni, diciamo che è vero che ci può essere una ragione per dire di sì, ma ci sono anche ragioni migliori per dire di no. Posizionare un rigassificatore in una zona in cui l’intera comunità, istituzionale e non, sta spingendo verso una programmazione del futuro che va in una direzione completamente opposta, crediamo sia la ragione migliore per dire di no. Quando ci sono settori dell’imprenditoria, del commercio, dell’associazionismo, delle istituzioni e migliaia di cittadini che manifestano contrarietà, bisognerebbe fermarsi ad ascoltare e capire umilmente che quanto si è pensato è completamente sbagliato. Non è questione di compensazioni, non è questione di scambi, ma è avere la consapevolezza di non permettere la realizzazione di un progetto che ferisce un territorio. L’idea mercantilistica del presidente Toti la rigettiamo al mittente come stanno facendo i sindaci che difendono le loro comunità. Toti decida se vuole fare il presidente della Regione e quindi tutelarla o il commissario di governo che dice sì a tutto pur di ottenere un terzo mandato infischiandosene dei territori e del loro futuro.
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