Voglio sapere che fine ha fatto il progetto “Restart Sanità” che la Regione Liguria ha presentato in pompa magna nell’agosto scorso, ma che alla Spezia pare non si sia mai attivato. Le agende da noi sono chiuse, i tempi per prenotare una visita medica e diagnostica sono oramai biblici e la situazione che si protrae da questa estate è oramai drammatica. Ci vogliono 229 giorni per prenotare una colonscopia, non ci sono date disponibili per un’eco mammaria a meno che non sia urgente e così anche per esami di polipectomia endoscopica, risonanza magnetica al ginocchio o alla gamba senza mezzo di contrasto, spirometria più curva flusso volume, addome completo, tac aorta, tac colonna dorsale e toracica. Le visite angiologiche sono a 205 giorni di attesa, quelle di gastroenterologia vanno a 51 giorni quando il limite dovrebbe essere di 10, a 229 giorni per rettosigmoidoscopia con endoscopio flessibile, e 343 giorni per l’esame alla vista con tomografia a coerenza ottica! Risonanza magnetica al bacino? Senza data. Il progetto Restart Sanità avrebbe come obiettivo anche quello di aumentare le risposte alle domande sanitarie dei cittadini, ma visto che non si accompagna ad assunzioni di personale per potenziare i servizi ambulatoriali e quelli di chirurgia vien facile capire che il tutto si traduca in un aumento di ore lavoro per tutto il personale sanitario e quindi o doppi turni, oramai insostenibili, o esternalizzazione ai privati. Le assunzioni previste per l’anno 2022 rispondo esclusivamente ad esigenze ordinarie di carenza strutturale di personale e le esternalizzazioni corrispondono invece ad una privatizzazione strisciante della sanità pubblica. Eppure la Giunta Regionale annunciò a suo tempo che avrebbe investito 64 milioni di euro per recuperare la domanda di prestazioni sanitarie inevasa a causa della pandemia: 24 milioni entro il 2021 e 40 milioni nell’anno successivo. La priorità era la riduzione delle liste d’attesa. Credo sia doveroso chiedere chiarezza su questa situazione. Ho presentato un’interrogazione in Consiglio Regionale.