Il rigassificatore non è la soluzione per rilanciare l’economia savonese. Toti sta svendendo la nostra regione per l’interesse di pochi.

rigassificatore

02 settembre 2023-

L’atteggiamento offensivo e di attacco della Lista Toti contro cittadini, associazioni ambientaliste, comitati e settori importanti dell’imprenditoria, del mondo sindacale e dei partiti che si sono pronunciati contro il rigassificatore sulle coste di Vado è inaccettabile e di basso livello. Toti sta svendendo la nostra regione e non si può stare in silenzio: perché mentre la Toscana, governata da una giunta di centrosinistra, e il comune di Piombino a guida destracentro, una volta superata la crisi energetica si liberano del rigassificatore, la Liguria (o meglio Vado- Savona) se lo prende per 17 anni? Perchè? È la domanda che rimane senza risposta. Le imprese liguri e savonesi, come dicono gli esponenti della Lista Toti, hanno subito la crisi economica, ne siamo consapevoli, ma lo diciamo con forza, la colpa è di questo centro destra che sta sbagliando tutte le mosse e non sarà certo il rigassificatore e risollevarne le sorti, anzi. Purtroppo il territorio a causa del definanziamento delle misure del Pnnr per la rigenerazione urbana da parte di questo Governo – nel silenzio del presidente Toti e dei suoi consiglieri – ha perso decine e decine di milioni di euro; fondi in meno sul dissesto idrogeologico e per l’ospedale di comunità, tutti investimenti che avrebbero potuto vedere protagoniste le aziende del ponente ligure, ma purtroppo rischia di saltare tutto. La Lista Toti ci accusa di mettere in campo un ignobile tentativo di paralizzare l’economia. Un’accusa infondata: il progetto del rigassificatore non permetterà alle aziende savonesi di superare la crisi e anzi ne metterà a rischio altre. Unica a guadagnarci sarà la società che realizzerà l’operazione. Questi sono i fatti. Bisognerebbe invece investire su progetti per la transizione energetica cercando di ottenere i finanziamenti previsti dal PNRR per un vero rilancio del territorio e della sua economia. È questa la nostra proposta e un’alternativa concreta. In tutto questo però una buona notizia c’è: è passato un altro giorno e le elezioni regionali si avvicinano e con quella data anche la fine di questo governo regionale.

 

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