In questi giorni tanti cittadini si sono recati in farmacia, o al CUP dell’ASL5, per fissare una visita oculistica anche a lungo termine , ma senza successo. Nel sito della ASL alla casella di prenotazione vi è la dicitura “senza numeri”, che significa nessuna disponibilità nè presente nè futura. L’invito è a rivolgersi presso altre aziende sanitarie della Regione. Siamo allo sfascio! E’ oramai sempre più chiaro che la nostra sanità viene retta soltanto dalla disponibilità e dalla professionalità degli operatori sanitari. Lo denunciamo da tempo: questa Giunta sta destrutturando la sanità pubblica e non è assolutamente un caso che nella nostra zona stiano nascendo sempre più centri privati. Si è giunti a questo punto perchè la coperta del personale è divenuta troppo corta, non si fanno assunzioni adeguate alle reali esigenze della comunità e non si investe sulle strutture. Il piano Restart della Giunta Regionale prevede attività di di sala operatoria sia la mattina che il pomeriggio e il personale ospedaliero non può in alcun modo supportare i medici territoriali per le visite ambulatoriali. Le liste d’attesa si allungano addirittura al punto di non consentire prenotazioni anche oltre i tre mesi. Anche quelle prenotate sono continuamente a rischio, visto che gli specialisti sul territorio sono pochi e con agende piene e se uno di loro ha un problema, non potendo essere sostituito dai colleghi troppo oberati, l’appuntamento salta. Oramai sono sempre più numerosi i casi segnalati, bisognerebbe fare una programmazione del tutto diversa per le attività chirurgiche. E’ chiaro che il nodo del problema sta tutto nell’assunzione di personale e in una diversa organizzazione dei servizi, che chiediamo oramai da troppo tempo senza alcuna risposta seria e definitiva. Invitiamo la Giunta Regionale a predisporre progetti che possano essere finanziati dal PNNR come la Casa della Salute o l’Ospedale di Comunità: questi si che potrebbero dare risposte alle esigenze dei cittadini!
Sanità in Liguria: “Bucci smentito, i commissari degli ospedali a carico dei cittadini e del sistema sanitario”
di Simone Galdi da Telenord.It