19 settembre 2023-
La bozza dell’accordo Stato-Regioni sulla sicurezza sul lavoro è vergognosa. Le Regioni, a partire dalla Liguria, si facciano carico di questa situazione e diano un segnale forte chiedendo al governo un cambiamento radicale dell’accordo. Come Partito Democratico ligure ci batteremo affinché la Regione Liguria intervenga in modo rapido e chieda che la sicurezza sul lavoro sia davvero una priorità. La formazione va potenziata non tagliata. Ci stupisce che non ci sia ancora una presa di coscienza di quanto sta accadendo. Le Regioni, la Liguria in primis, devono dare un segnale forte. I numeri delle morti e degli incidenti sul lavoro non lasciano margine ad alcun dubbio su come si deva agire: è vergognoso pensare di tagliare sulla formazione portandola da 16 a 10 ore, come è inammissibile che si equipari la formazione online con quella in presenza, preferendo la prima alla seconda o allargando la platea degli enti formatori anche a quelli con poca o nulla esperienza. Questa situazione peggiorerà una situazione già drammatica. In Liguria sono numerose e diverse le attività sensibili, dall’ industria ai Porti, dove, in questo particolare momento storico, stiamo assistendo a numerose interferenze fra i cantieri, che richiedono maggiore e particolare attenzione per evitare ulteriori incidenti. Pensiamo che serva più formazione e sicurezza, come abbiamo sollecitato in consiglio regionale chiedendo il potenziamento dei Psal (Prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro). La Regione Liguria attraverso i fondi comunitari può intervenire per garantire un’adeguata formazione al personale. Servono meno lacrime di coccodrillo e più investimenti, perché dove non arriva il governo Meloni con la Ministra Calderone devono arrivare le Regioni. Se non si cambia questo accordo, quelle del governo sono solo parole.