La prossima destinazione del Molo Enel deve essere oggetto di confronto con la città: la pianificazione non può essere decisa da un soggetto privato

 

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20 marzo 2023-

Guardo con favore il fatto che Enel abbia presentato il progetto per la riconsegna in pristino del molo e dell’area, prevedendo l’eliminazione delle torri e del nastro trasportatore del carbone, a Fossamastra che ha in concessione fino alla fine del 2024. Un momento importante perché segna definitivamente il superamento della produzione di energia attraverso il carbone e apre la discussione su cosa fare in quella parte, importante, di area portuale. Il futuro di quel molo non deve essere lasciato all’ iniziativa di qualsivoglia operatore imprenditoriale ma deve essere il frutto di una nuova pianificazione e di una valutazione dei possibili scenari. Chi lo dice che vi è solo la possibilità di dedicare quel molo allo sbarco dei camion che trasportano Gnl? Il progetto dell’ampliamento e della parziale trasformazione del sito di Panigaglia ha ottenuto le autorizzazioni ministeriali e l’intesa con la Regione. Questo non significa che la seconda parte, cioè quella riferita all’ attraversamento del Golfo, sia più vicina da realizzare. Per me è ancora impensabile che il Golfo possa sostenere la quantità di trasferimenti da e per Panigaglia presenti nel progetto e l’assenza di valutazioni dell’impatto in alcuni periodi dell’anno e in alcune fasce orarie. Un progetto che non tiene conto di quanto già presente nel nostro Golfo. Il primo punto è stato ottenuto, niente Calata Malaspina. Lo abbiamo sempre sostenuto che la pianificazione prevede altre destinazioni rispetto a quella commerciale. Ora non possiamo permettere che si possa occupare un molo così strategico senza aver analizzato quale funzione possa servire allo sviluppo del nostro territorio. Il molo di Fossamastra rappresenta una delle poche opportunità per disegnare la città del futuro e il porto del futuro. Serve un confronto tra le Istituzioni e con la città per assumere una decisione definitiva che non può essere affrettata perché a pagarne le conseguenze saranno le prossime generazioni di cittadini e di imprenditori. Nessuna fuga in avanti, spero che almeno su questo sia il Sindaco che il Presidente della Regione battano un colpo.

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