24 agosto 2022-
L’emendamento Rossomando è diventato oramai l’ancora di salvezza per decine di Oss ex Coopservice che a fine anno vedranno scadere la cassa integrazione e rimarranno senza lavoro. Ho chiesto in Consiglio Regionale che il dispositivo di questo emendamento venga applicato conteggiando sul fabbisogno triennale di personale di Asl 5 in modo da ampliare la platea di lavoratori che potranno usufruirne. Durante l’audizione in Consiglio dei sindacati e degli operatori socio sanitari sono emersi sostanzialmente tre temi. Il primo è il rilancio di un tavolo politico che si occupi di ricollocare le professionalità che hanno perduto il lavoro. E su questo c’è stato un impegno a portare la richiesta all’Assessore competente, il Presidente Toti. Il secondo ha invece riguardato i tempi per la risoluzione della vicenda che sta tenendo col fiato sospeso molte famiglie dello spezzino. Su questo aspetto le criticità sono duplici, in realtà, perchè non c’è solo la preoccupazione per la fine della cassa integrazione al 31 dicembre 2022 ma anche il fatto che i pagamenti pregressi sono a tuttora in sospeso per questioni burocratiche. La Giunta si è impegnata ad un’interlocuzione celere con la Banca. In ultimo, tema dirimente, le assunzioni. Noi riteniamo che si possa e si debba utilizzare un’interpretazione più estensiva dell’emendamento Rossomando aplicandolo al piano triennale delle assunzioni previste in Asl 5 in maniera da soddisfare più urgenze possibili. Con la nostra proposta le assunzioni salirebbero ulteriormente e, nel caso qualche operatore rimanesse ancora fuori, abbiamo chiesto alla Giunta Regionale di supportare un ragionamento con altre strutture del Territorio per un completo assorbimento dei lavoratori. Purtroppo i tempi sono veramente stretti e la preoccupazione è forte.