Manca personale in rianimazione: non c’è più l’ausiliaria dedicata al reparto e si rischiano infezioni

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18 luglio 2022-

Presenterò a breve un’interrogazione per chiedere un drastico cambio di rotta in Asl5, sia per quanto riguarda l’organizzazione che per le assunzioni di personale. Mancano medici, infermieri, OSS e il personale in servizio è costretto a turni di 12 ore in reparti diversi, non soltanto in pronto soccorso. Per non dire che molto spesso gli infermieri vengono richiamati in servizio nei loro giorni di riposo, sempre per la nota carenza di personale. Le attività sono oramai ridotte all’osso e accade che anche il servizio di dermatologia sia stato praticamente smembrato per il venir meno dei professionisti. Per questo motivo i nostri concittadini devono recarsi sempre più spesso fuori regione, o in altre strutture, per una semplice visita dermatologica. Ancor peggio: per una colonscopia o una risonanza magnetica urgenti ci vogliono almeno 60 giorni, mentre non è possibile ad oggi neppure prenotare una visita di controllo. Notizia recente poi, assolutamente preoccupante, è che in rianimazione non c’è più un’ausiliaria dedicata al reparto: una lavoratrice viene impiegata per sole due ore, pulisce  esclusivamente per terra e rimane in servizio dalle 8 alle 10 del mattino. Un aspetto da non sottovalutare, visto che senza un servizio di pulizia adeguato i pazienti sono altamente a rischio di infezioni. Anche questo servizio, minimo, è senza alcuna logica. Durante il giro letti le pulizie sono assolutamente inutili! In Asl 5 se deve essere sanificato un box, come accade frequentemente ad esempio per Covid, ecco che viene chiamato altro personale diverso da quello che opera per la pulizia dei pavimenti, con conseguente perdita di tempo. Quando il personale finisce il suo turno si chiama un’altra OSS, che però sta prestando servizio in altri reparti, per concludere la sanificazione. Per il trasporto degli esami interviene un squadra ancora diversa. Mi pare che questa situazione sia frutto di una forte disorganizzazione a cui la Giunta Regionale contribuisce con scelte spesso incomprensibili.

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