“Anche oggi pomeriggio i pronto soccorso del Sant’Andrea della Spezia e del San Bartolomeo di Sarzana toccano picchi di cinquanta pazienti in visita e cinquanta in attesa ciascuno. Non abbiamo tuttavia notizie di visite ufficiali da parte del presidente Marco Bucci e del sindaco Pierluigi Peracchini, che hanno preferito fare passerella alla stazione di Migliarina dove si sta portando avanti un’opera finanziata da Rfi e pensata da altre amministrazioni, di cui magari puntano a prendersi i meriti. Anche della sindaca Ponzanelli non si registrano prese di posizione indignate. Staranno affilando le forbici per qualche taglio del nastro, mentre negli ospedali di cui dovrebbero occuparsi, centinaia di cittadini insieme ai professionisti che con grande abnegazione vi lavorano ogni giorno vivono momenti di grande sofferenza e di estremo disagio”.
“Lo specchio del fallimento del centrodestra ligure, i cui rappresentanti sempre sorridenti e ottimisti sembrano vivere in una realtà parallela. In questi dieci anni di governi totiani o post-totiani la situazione della sanità pubblica è diventata catastrofica, indegna di un Paese civile, mortificante per i pazienti e i lavoratori . Servono investimenti a tutti i livelli, partendo dalla medicina del territorio, per alleviare il congestionamento degli ospedali. La strada la indicano il Pnrr e il dm 77/22 che individuano le case della comunità come collettori delle competenze di medici di medicina generale, specialistici, tecnici, infermieri e amministrativi che seguano il paziente e ne intercettino le esigenze prima del pronto soccorso. In modo che solo i casi più gravi debbano ricorrervi”.
“Così avviene nelle regioni più avanzate come la Toscana, l’Emilia-Romagna e il Veneto. Agenas invece certifica di recente le scarse performance dell’Asl 5 Spezzino nonostante la professionalità, l’umanità e lo spirito di sacrificio quotidiano di chi vi lavora . La causa di questo disastro risiede nel fallimentare modello imposto dal centrodestra, di cui l’assistenza territoriale carente è il tallone d’Achille. Basta passerelle, basta consulenze pagate dai contribuenti, basta passare giorni e settimane per decidere sottosegretari, assessori e consulenti vari. Si mettano i cittadini al centro dei pensieri del governo della Liguria, prima che la situazione diventi ancora più esplosiva”.