“Nonostante la moltiplicazione degli organi, la sanità ligure è avvolta dalla nebbia: da Nicolò nessuna proposta o soluzione. Unica certezza è che quanto fatto finora non ha funzionato, lo conferma anche il neo assessore alla sanità”

“Nonostante Bucci dica di volersi occupare della sanità, nonostante sia stato nominato un assessore; un vice assessore; uno staff di quattro persone a supporto dell’assessore; un consiglio superiore di sanità composto da 13 professionisti e nonostante il centrodestra abbia governato 9 anni, nessuno in Regione sa cosa fare, neanche Nicolò che in un’intervista esordisce con una serie di, studieremo, faremo, vedremo. Non dice nulla sulle liste d’attesa e su sua stessa ammissione dice che valuterà cosa fare. Sulle fughe, che hanno raggiunto ormai dati impressionanti, dà una lettura del tutto sbagliata, e allora lo aiutiamo noi: in base ai dati Agenas viene smentita in maniera più assoluta la tesi di Nicolò secondo cui i cittadini liguri vanno in altre regioni solo per visite, esami e cure specialistiche, la realtà è che 6 prestazioni su 10 sono di bassa e media intensità, quindi la realtà è che il servizio sanitario offerto dalla Regione Liguria è inappropriato e inadeguato. E ancora, riconosce il sovraffollamento a cui vanno incontro i Pronto soccorso durante le festività e ammette che le misure utilizzate in passato non sono state efficaci. La soluzione? Un altro vedremo e faremo. Riconosce, poi, il disavanzo, ma ancora una volta non c’è nessuna soluzione. Ci domandiamo: com’è possibile prendere in giro così i cittadini? Su Alisa, mentre noi abbiamo detto chiaramente che siamo per il suo superamento e la chiusura, da parte del centrodestra, compreso Nicolò, assistiamo a un giro di parole per non dire nulla. Quello che è stato venduto come un organismo importante per la sanità ligure, che mette insieme professionisti e specialisti della sanità per dare soluzioni, per Nicolò ‘è un organo consultivo a cui si può chiedere un parere’, verrebbe da dire che ‘tanto tuonò che piovve’. In più un organismo che non vede la partecipazione di infermieri, tecnici e cattedratici di politiche sanitarie è un organismo parziale.
Noi vogliamo chiarezza, vogliamo sapere come stanno davvero le cose. L’unica cosa chiara a Nicolò è che è di Fratelli d’Italia, il resto è nebulosa. Peccato che a pagare le conseguenze di questa mancata chiarezza siano i cittadini Liguria e noi utilizzeremo tutti gli strumenti a nostra disposizione in consiglio perché venga invertita questa rotta”

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