06 novembre 2022-
GNL Italia, azienda del gruppo Snam, ha fatto richiesta di trasbordare le autocisterne piene di gas naturale liquido a due passi dalla futura stazione croceristica e dalla zona “civile” del lungomare della Spezia. Il problema che io vedo non è solo la pesante interferenza con il traffico commerciale, crocieristico e da diporto dei futuri traghetti in navigazione tra Calata Malaspina e il rigassificatore di Panigaglia. E’ a mio avviso importante anche il fatto che quella banchina richiesta da GNL Italia sia destinata, come prevede l’allegato 1 alle norme del PRP in vigore “Masterplan Waterfront della Spezia- disciplina di dettaglio”, ai servizi portuali in genere e in particolare a Vigili del Fuoco e Guardia di Finanza, escludendo attività commerciali. Come si possa tornare indietro rispetto a questa pianificazione è il punto su cui occorre fare chiarezza. In questa delicata fase storica in cui il problema energetico è avvertito in tutta la sua complessità, a nessuno può venire in mente di schierarsi contro il progetto in se. In realtà sono le modalità di trasporto del gas da Panigaglia che fanno discutere, perchè presuppongono un intenso traffico su gomma. Dopo anni di discussioni con tutte le realtà territoriali coinvolte si è finalmente riusciti a mettere in campo una pianificazione portuale che divide la parte commerciale da quella croceristica e turistica ma oggi questa richiesta di GNL Italia rischia di rimettere nuovamente tutto in discussione e non lo trovo positivo. La divisione nasceva dall’esigenza di evitare interferenze fra le diverse attività. Noi non intendiamo ripartire da zero con una discussione che si è chiusa in maniera molto positiva per il territorio e per la città nel suo insieme. La città negli ultimi 5 anni ha già dimostrato grandi difficoltà a mettere in campo progetti di lungo respiro, è impensabile un futuro a breve fatto di mezzi pesanti che trasportano GNL in mezzo ai bus affollati di turisti. Non credo proprio che si possa pensare di avere un sovraccarico di mezzi, soprattutto nel periodo estivo e con il traffico marino per tutto il giorno. Mi dispiace, quindi, che la Regione abbia sempre e soltanto fatto parlare gli uffici tecnici su questo argomento, come se quella scelta non fosse caratterizzata anche da una forte componente politica. Registro con soddisfazione, al proposito, il fatto che il Sindaco Peracchini abbia cambiato opinione rispetto alla sua presa di posizione del 10 luglio 2021, riportata da una lettera al Ministero della Transizione Ecologica in cui evidenziava solo blande prescrizioni, che oggi si sono trasformate invece in una ferma contrarietà. Meglio tardi che mai, si usa dire. Certo che governare con più testa e con meno pancia consentirebbe di raggiungere per tempo i risultati e non dopo mesi e mesi di nulla.