Sono tornato nuovamente sul tema del litorale, questa volta per quanto riguarda la messa in sicurezza di vecchi sentieri, il mantenimento dei versanti e gli interventi sulle pareti rocciose sul mare. L’occasione mi è stata fornita dallo spiacevole episodio che questa estate ha visto coinvolti 50 bagnanti che sono stati multati perché stazionavano in una zona vietata, a Punta Bianca. Ho fatto una riflessione su come poter impiegare fondi nazionali e europei per tutelare le bellezze paesistiche delle nostre zone costiere, per renderle sicure e fruibili da tutti. Credo che i Parchi Regionali possano avere un ruolo di primo piano in questo, dato l’importante lavoro progettuale che già da anni svolgono in collaborazione con vari altri Enti ed Università. Se si mettessero a sistema tutte le realtà che a vario titolo si occupano di ambiente e di territorio, sfruttando i fondi europei per realizzare progettazioni mirate, non riesco nemmeno ad immaginare tutte le importanti ricadute che si avrebbero in Liguria in termini di occupazione e di sviluppo turistico! Certo, servirebbero una regia politica forte e delle idee innovative, unite alla ferma convinzione dell’importanza della tutela e della valorizzazione ambientale. Tutti fattori che in questo momento stento ad intravvedere nella nostra guida politica regionale. Per questo credo sia necessario non far mancare stimoli e suggerimenti, in un momento difficile come quello attuale in cui bisogna evitare di mettere bandierine ma lavorare assieme per il nostro territorio. Abbiamo grandi occasioni da cogliere e non dobbiamo farcele sfuggire!