Sul caso Oss determinante la norma Rossomando, senatrice PD. Questi sono i fatti, il resto solo parole

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05 ottobre 2023-

Mi permetto di rispondere alle affermazioni della collega consigliera Menini circa la sciagurata vicenda degli Oss di Coopservice e la loro successiva assunzione, quasi fuori tempo massimo direi. Sicuramente a causa delle gravi preoccupazioni causate a 34 lavoratori ed alle loro famiglie.  “Chi fa e chi fa il verso”: mi viene in mente questo modo di dire. Pensavo che a una consigliera regionale fosse chiaro che solitamente una norma viene individuata con il nome del parlamentare che l’ha pensata, che l’ha proposta e che si è battuto per farla diventare legge. Il cosiddetto emendamento Rossomando è frutto di un’azione che partendo dal territorio è arrivata alla senatrice quando era vicepresidente del senato, eletta nelle file del Partito Democratico. Se non fosse subentrata quella norma e supinamente avessimo accettato quanto la Giunta Toti stava facendo, i trentatré OSS non sarebbero stati assunti. Questi sono i fatti. La Giunta Toti li ha lasciati a casa internalizzando il servizio, il PD non si è abbattuto e grazie alla sinergia con i sindacati è stata stesa la norma che ha permesso la loro assunzione. Nonostante l’assunzione dei trentatré OSS però, manca ancora personale nella Sanità pubblica, per questo continueremo a combattere affinché vengano assunti altri OSS, oltre a medici, tecnici, infermieri e personale amministrativo. Lo dicono tutti i sindacati che la sanità pubblica ha bisogno di personale. Noi ci facciamo portavoce di quelle istanze, cercando di rompere quel muro sordo della Giunta Toti. Il metodo del PD è diverso rispetto a quello descritto dalla consigliera, ci confrontiamo con i cittadini, le associazioni, il mondo del lavoro, per costruire un progetto di regione completamente diverso da quello che ci sta consegnando il centrodestra. Abbiamo provato a cercare i buoni progetti della Giunta per copiarli ma purtroppo il cassetto era vuoto.

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