Nella seduta di Consiglio di ieri, rispondendo alla mia interrogazione sulle reali modalità di finanziamento del progetto del Nuovo Ospedale del Felettino, il presidente Toti ha ribadito che i privati faranno parte del finanziamento con 86 milioni di euro circa e che la Regione potrà prevedere la sostituzione della quota regionale di 74.184.617,76 a carico del bilancio regionale con le risorse dedicate all’ edilizia sanitaria dalla Legge Finanziaria. Mi ha poi voluto sottolineare che le nostre idee sulla Sanità sono diametralmente opposte. Per una volta sono completamente d’accordo con lui! Io voglio far uscire il privato dal finanziamento del Felettino e ottimizzare le risorse a disposizione del servizio sanitario, mentre il presidente vede come necessaria la partecipazione dei privati. Inoltre, ancora una volta non ha fatto chiarezza sulle reali modalità di finanziamento dell’opera: quanto stabilito nella delibera del direttore generale della Asl 5 a marzo scorso è rimasto solo sulla carta. L’ASL 5 per fare fronte al pagamento del maxi canone annuo di 14 milioni dovrà utilizzare le risorse derivanti dal riparto del fondo regionale, che vengono annualmente attribuite alle diverse ASL per assicurare i servizi sanitari, dai risparmi di gestione e dalla valorizzazione del S. Andrea. In pratica nessun aiuto regionale da parte del Dipartimento Salute e Servizi Sociali, ma tutto a spese dei cittadini spezzini. Se non ci fossero i privati non ci sarebbe il maxi canone e tutto il fondo sanitario, i risparmi di gestione e della valorizzazione del S. Andrea, sarebbero destinati a ciò che serve realmente: assicurare la salute della comunità spezzina. Invece si sceglie di dare 14 milioni di euro annui a chi vincerà la gara. La pensiamo veramente in modo opposto!