21 novembre 2022-
E’ una cosa che fa andare di traverso il caffè mattutino leggere il Presidente Toti pontificare di autonomia differenziata nella sanità da un quotidiano nazionale. Biasimare le troppe responsabilità attribuite allo Stato in questo campo, sottolineare le Regioni che rappresentano un’eccellenza e prendere la Calabria a modello di inefficienza. Lui, da oltre 7 anni Presidente della Liguria che ha visto giusto due giorni fa una grande manifestazione di protesta nella terza città ligure, Savona, per la chiusura del suo punto nascite. Lui che dovrebbe risiedere nella provincia della Spezia, in cui abbiamo una Asl che non consente neppure di prenotare molti esami medici e in cui bisogna sobbarcarsi 70 km per consentire un banale intervento di appendicite ad un figlio o una figlia. Lui che ha rinunciato ai finanziamenti statali già stanziati per costruire un nuovo ospedale alla Spezia, che è la seconda città della Liguria. Lui che quattro giorni fa aveva i lavoratori dell’Ospedale Galliera sotto le sue finestre per chiedere assunzioni aggiuntive, per essere sollevati da turni massacranti causati dalla carenza di personale. Lui che a Ponente è pronto a chiudere un altro punto nascite senza battere ciglio. Evidentemente Toti serba per le dichiarazioni alla stampa quel coraggio che non mette nell’amministrare la nostra Regione. Voglio ringraziarlo veramente di cuore e anche invitarlo a pensare un pò più al suo territorio, anzi che ai partiti che supportano la sua coalizione. Credo che, assieme a me, anche i liguri gliene sarebbero grati.