“Scene di ordinaria confusione sui binari delle Cinque terre. Oggi si smaschera a cosa è servito l’aumento dei biglietti ferroviari per le Cinque Terre voluto da Toti e Bucci. È servito solo per fare cassa. Bucci e i suoi hanno sempre detto che il loro obiettivo era il governo dei flussi: una battuta comica che nemmeno il miglior autore poteva scrivere. Ridicolo solo il pensarlo. L’aumento è servito esclusivamente per fare cassa e spremere i turisti che, alla fine, non potranno fare acquisti nelle attività delle Cinque Terre. Un regalo a Trenitalia e RFI. Dove finiscono tutte quelle risorse? Lo devono dire. Basta nascondersi dietro alla secretazione del contratto di servizio. Dove sono i servizi promessi da Regione e Trenitalia e RFI? Le Cinque Terre rischiano di avere in giro per il mondo una cattiva pubblicità per la carenza strutturale dei servizi ferroviari. E non dicano che sono aumentati i treni e fatto i lavori in alcune stazioni, perché i numeri che sono dietro alle Cinque Terre fanno impallidire e permetterebbero ben altro tipo di investimenti per il territorio. Servono servizi nelle stazioni e sui treni, serve che si rispettino i numeri dei passeggeri previsti per i diversi convogli e soprattutto serve assicurare la sicurezza nelle stazioni”.