“Visto che non lo fa Regione Liguria, il cronoprogramma lo rendiamo pubblico noi”

“Finalmente abbiamo il cronoprogramma del nuovo ospedale della Spezia. A nove anni dalla prima pietra di Toti, a novanta giorni dall’inizio delle prime operazioni di pulizia propedeutiche all’apertura del cantiere e dopo una irrituale preview dedicata al Rotary, anche i cittadini spezzini possono conoscere le tempistiche per la realizzazione del Felettino. Meriterebbe una delucidazione da parte della giunta il fatto che tra la consegna dei lavori e il deposito del cronoprogramma sono passati due mesi, quando dovrebbe essere allegato al progetto esecutivo. Ma quantomeno da oggi sarà possibile verificare il rispetto dei tempi”. “Vi si legge che dovrebbero essere ormai a buon punto le opere di regimentazione idraulica del cantiere e allo stesso tempo dovrebbero essere entrate nel vivo le opere per creare la viabilità di cantiere. Entro pochi giorni dovrebbe iniziare il completamente della paratia a monte, da finire entro maggio. Stesso termine per veder partire la fase di posa di calcestruzzi e casseri. Subito precedente sarà il montaggio della gru di cantiere. E’ quindi impellente che Guerrato spa termini lo scouting informativo che, come annunciato dal commissario Cardone, l’appaltatrice sta svolgendo per trovare la ditta che porti avanti le opere edilizie. Entro fine estate 2025 gli spezzini dovrebbero vedere partire le strutture in elevato”.“Ci sembrava corretto nei confronti della cittadinanza tutta, anche quella non iscritta al Rotary, puntualizzare e rendere pubblico questo schema che nelle ultime settimane era rimasto avvolto in un’aura di mistero . Un’opera di necessaria trasparenza che facciamo noi al posto della giunta regionale, in modo che ogni singolo cittadino sia informato su un progetto atteso da anni. Ci riserviamo di vigilare sull’andamento del cantiere del nuovo Felettino perché vogliamo che sia realizzato nei tempi previsti e che impegnerà centinaia di milioni di soldi pubblici per quasi trent’anni nello schema di partenariato con il privato a suo tempo voluto dalla giunta Toti e non modificato da Bucci”.

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